sabato 23 luglio 2011

Ragazzi, qui si parla di nostalgia (e tristezza)

Ho pensato alle montagne stasera, quelle di Les Deux Alpes. Ci ho pensato forse perché stavo facendo un bagno e la vasca era decisamente più profonda e più stretta di quella del piccolo ma accogliente hotel in cui soggiornavamo. Mi sono ritrovata a pensare a tutti i bagni che facevo dopo l'attività del pomeriggio, a tutti i ragazzi che ho conosciuto, a quelli più piccoli, ai più arroganti e a quelli che hanno decisamente lasciato un segno. Dunque mi sono ritornate in mente le montagne, sì perché ogni mattina svegliandomi scostavo le pesanti e bruttissime tende e il buongiorno me lo auguravano loro, con quelle punte bianche e i morbidi prati verdi e sconfinati. Ragazzi, non ci pensate a quanto sono belle finchè non ritornate in città e scostando due tendine piuttosto leggere (nulla a confronto con quelle di lì)  vedete soltanto file di altre tendine insignificanti. E' inevitabile che ci si pensi ogni tanto, anche se inevitabilmente il pensiero è accompagnato da una amara nostalgia, è inevitabile essere nostalgici pensando alle montagne che ti confortavano e ti facevano compagnia. 

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