lunedì 9 maggio 2011

....impaurita ora più che mai....


C'era la paura, un po' di tempo fa, la paura per la vecchietta incappucciata con un brutto naso e una voce aspra che offriva alla giovane fanciulla una mela; c'era la paura di perdere la bambola preferita dimenticata nella macchina; c'era la paura di non superare il compito di matematica e la paura del voto della maestra. C'era la paura che nessuno giocasse con te e c'era la paura di fallire 'all'elastico'; c'era la paura di giocare a calcio con la gonna e la paura di andare a nuotare. La paura che ti prendessero a calci lo zaino, la paura del cibo, di non avere amici, c'era la paura che ti spruzzassero di schiuma a carnevale e ti riempissero di uova al termine della scuola. C'era la paura di esibirsi davanti a un pubblico e la paura che mamma avrebbe lasciato papà e che lui sarebbe andato a vivere dai nonni; c'era la paura di fare le espressioni, le equazioni e le disequazioni, c'era la paura dei debiti e poi della media troppo bassa; c'era la paura di avere il culone, di non avere amici, di essere sola; e c'era la paura di vedere il nonno in quel letto d'ospedale. C'era la paura delle lacrime e poi dei troppi sorrisi e c'era la paura che la gatta sarebbe caduta dal balcone, la paura delle vacanze, c'era la paura di una milano deserta, c'era la paura di addormentarsi, la paura del fumo, la paura della gente. Stop. E c'erano i sorrisi una volta, sui vostri volti. Piccoli raggi di sole.

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