Ho molta paura adesso, di rimanere da sola e cadere nell’abisso. La mia vita mi sfugge dalle mani e devo combattere da una parte per recuperare la famiglia che ho perso, e dall’altra me stessa. Dunque se non mi riconosco piu nel viso di mia sorella, nella carezza di mia mamma o nelle parole di papà e se non esisto se non come burattino ‘grasso’ e ‘perdente’ dove finirò?
Sento un male che mi divora dall’interno, cresce giorno dopo giorno e mi dice: ‘non ne vale la pena, non ne uscirai’. Ma allora dove sono finiti i buoni delle favole? Dove il cavaliere che mi difende a spada tratta? Ho paura dei cattivi. Sono tanti e sono falsi, e non riesco più a riconoscerli: sono dentro di me?
Ora più che mai ho bisogno della luce, di ritrovare il calore e la serenità di un tempo, quando il buio vi era soltanto se spegnevamo la luce; eppure non era nemmeno cosi, tutti combattevamo le lotte quotidiane e il ritrovo non era un leccarsi le ferite, ma un raccontarle insieme. Mamma, papà, Francesca...mi sentite?? Dove siete?
Ricordo che quando ero piccina, la sera sotto le coperte vi auguravo ‘Good Night’ e lo urlavo, lo urlavo finchè non rispondevate, era rassicurante sentire le vostre flebili voci. Ogni tanto nel cuore della notte mi svegliavo, terrorizzata da non so cosa, e strillavo la parola ‘mamma’ Lo ricordo bene. Adesso sono sveglia, seduta in un letto che non saprei davvero riconoscere: mamma, so che mi ascolti e che non puoi più aiutarmi.